Dottor Naser Jabbarpour

Tricologico

L’alopecia e la caduta eccessiva dei capelli (maschile e femminile) è una patologia che, a seconda dei casi, determina un continuo aumento della caduta che si ripercuote successivamente sull’attuale stile di vita della società moderna e ne aggrava la diffusione.

Ciò ha successivamente aumentato la richiesta di chirurgia correttiva del cuoio capelluto, ma la connotazione chirurgica può dissuadere la persona dalle numerose possibilità a sua disposizione preoccupata dall’invasività e dall’andamento delle esigenze postoperatorie. 

Questa preoccupazione è infatti più concreta nelle tecniche più tradizionali attualmente utilizzate.

 La tecnica “TRADIZIONALE”, viene generalmente eseguita in sala operatoria e l’equipe operatoria necessita generalmente di circa 5 persone con la presenza di un anestesista e quindi la necessità di vari esami del sangue. La tecnica per questo tipo di intervento prevede la disconnessione della zona occipitale (dove i bulbi non sono sensibili all’attività ormonale) e l’incisione di una striscia di pelle del cuoio capelluto che lascia una cicatrice permanente nella parte posteriore della testa.

Successivamente le strisce si separano manualmente in microspazi. Per quanto riguarda la zona espansa, questa viene preparata accogliendo i microspazi con appositi strumenti (aghi Nokor, lame chirurgiche, ecc) che creano la cavità.

Una seconda operazione non è possibile prima della fine del periodo di 6 mesi. Questo metodo non si presenta così evasivo in quanto non è necessaria la rimozione di una striscia dal cuoio capelluto senza lasciare cicatrici.

Viene eseguito in ospedali privati sterili e non è necessario l’intervento dell’anestesista. Questo metodo viene eseguito da 3 persone e rende l’operazione semplice e veloce.

Procedura: Nella zona occipitale si rasa la zona dei capelli alta circa 2-3 cm e larga quanto la quantità di bulbi necessari per il trapianto (il risultato finale dell’operazione è nascosto sotto i capelli non rasati) un piccolo anestetico con un tubicino l’ampolla chirurgica viene somministrata quando il cuoio capelluto è leggermente desensibilizzato.

Il chirurgo procede sotto una lente di ingrandimento con una microventosa multibulbo, ovvero uno strumento perforato di alta precisione (diametro inferiore a 1 mm e 5 mm di lunghezza) per sollevare (con dolore) le piccole aree di capelli multibulbo selezionate in ordine per garantire la qualità e la quantità necessaria per l’area da trattare (area assottigliata). 

Un assistente esegue controlli consecutivi dei molteplici bulbi sollevati e li pone in una soluzione sterile.

Non è previsto alcun lavoro al microscopio e nessuna sezionatura manuale dei capelli sollevati.

I bulbi selezionati selezionati vengono poi sostituiti uno alla volta (con una microiniezione a forma di penna) secondo il senso di crescita naturale del pelo nella zona di spessore precedentemente anestetizzata.

Non c’è dolore e quindi assolutamente nessuna possibilità di errore nel sezionamento, nessuno spavento o rischio di infezione da contatto, nessun livido o dolore post-operatorio e il paziente continua con il suo normale stile di vita non appena esce. il centro medico.

I tempi di rivalsa sono molto rapidi ed i leggerissimi segni di funzionamento ad es. croste ecc; scomparire dentro.

cappre
capposle
Prima
Dop
01-prima_veliko
01-dopo_veliko
Prima
Dop
02-prima_veliko
02-dopo_veliko
Prima
Dop
prima_veliko
dopo_veliko
Prima
Dop

Principali differenze tra l'intervento chirurgico e la nuova metodica con microaspirazioni multiple:

Chirurgia

Micro-suction

Analisi del sangue

Sala operatoria

anestesia

punti di sutura

cicatrici

dolore post intervento

ritorno immediato al lavoro

Non lo Facciamo!